mercoledì 20 aprile 2011

NEVER GIVE UP!!!1 - Archivio 2010

Sono ormai molti giorni che per impegni di lavoro o altre condizioni sfavorevoli non sono riuscito ad effettuare un’uscita come si deve dedicata a big bass…siamo quasi a Gennaio ma la voglia è troppa, pur sapendo che un’uscita equivale praticamente ad un bel ‘cappotto’ :-D

In più ho da prendere confidenza con il mio nuovo ‘mezzo’, il kick-boat per cui ne approffitto se non altro per fare questo.
Quindi, Domenica 26 Dicembre, partiamo per questa ‘pazzia’…

Per nostra fortuna, nei giorni precedenti c’è stata un’estesa perturbazione che ha portato neve ma ha tenuto la temperatura esterna a livelli anche sopra la media del periodo. Troviamo anche assenza totale di vento per cui la giornata risulta tutto sommato gradevole, per modo di dire :-D (naturalmente siamo vestiti in maniera adeguata al periodo)

Il livello dell’acqua è altissimo e si è pure intorbidito notevolmente rispetto al solito. L’aspetto positivo è che tutti gli spot buoni che avrebbero avuto poca acqua in questo periodo e quindi non ‘abitati’ ora sono invasi dall’acqua, con un’ottima profondità.

Proviamo le classiche tecniche invernali, dal jerk al jig, per passare ad un approccio più finesse del socio che ogni tanto fa qualche lancio a testina piombata e B.F. Liquidd Stick.

Nessun segno di vita per oltre 4 ore, il freddo inizia a farsi sentire specie sulle gambe e i piedi, il morale è a terra.
Nonostante il socio che mi dice ogni 10 secondi ‘ANDIAMO A CASA’ :-D opto per ‘battere’ un ultimo tratto di sponda secondo me buono.
Pesco solo a jig, ho utilizzato un Keitech Rubber Jig Model I da 14 gr. e come trailer un B.F. Heartt Breaker, con uno dei lati della ‘padella’ tagliata, in modo che emetta vibrazioni piuttosto marcate rispetto allo ‘spadellamento’ solito di quest’esca.

Dopo i primi lanci, sto recuperando il jig velocissimo per rilanciare su un altro punto e mi vedo arrivare a razzo un bass molto grosso che segue l’esca, si ferma a un metro da me, rimane fermo un secondo e poi scappa a velocità folle….da paura!!!
Mi ‘scaldo’ subito ed inizio a sondare cm. per cm. i metri di canneto che ho davanti a me per tentare di stanare questo esemplare ma purtroppo niente.
Proseguo e 20 metri dopo, in un punto con dei rami fuori, sto recuperando il jig sul fondo, molto lentamente e fuori dal canneto, avverto molto nitidamente lo sbattere del jig su alcuni rami sul fondale (grazie soprattutto alla testa del jig, in resina a base di tungsteno) e subito dopo una timida mangiata, lo lascio andare per alcuni secondi e, molto infreddolito, parto con la ferrata!

Non so se è un luccio, è di sicuro un bel pesce… si incastra su un ramo.. poi riesco a farlo salire, esplode la superficie dell’acqua: è un bass stupendo sui 2 kg. Purtroppo, nel momento di afferrarlo, perdo l’attimo e saltando si slama!!

La riva è quella buona però ormai il tempo è scaduto, è ora di rientrare anche perchè abbiamo molta strada da fare, meno male che c’ho i remi :-D

Ora ho un conto in sospeso, voglio catturare almeno il primo bass che mi ha seguito l’esca, pertanto siamo di nuovo in acqua il giorno seguente, Lunedì 27 Dicembre.
Concentro la mia azione di pesca solo sulla riva buona del giorno prima, stessa tecnica, ma in maniera molto più chirurgica ed ‘allungando’ i recuperi, fino quasi sotto di me.

Purtroppo il fronte di bassa pressione è andato via durante la notte, quindi c’è sole con le temperature scese in picchiata e c’è un’aria gelida che taglia. La T. massima esterna è di 2° al sole. In ogni caso ho fiducia, dopo quello che è successo il giorno prima.

E’ dopo solo mezz’ora che avverto una mangiata sul jig, stavolta decisa. Dopo la ferrata, il pesce oppone molta resistenza, moltissima. Dopo alcuni secondi di adrenalina vedo che è un bass magnifico. Incredibile quanto tira per il periodo!
E non facile portarlo alla mia mano a causa delle punte anteriori del kick…a cui mi devo ancora abituare…ma alla fine è mio!!!

2,2 kg. alla bilancia.

Ciao a tutti e alla prossima! ;-)

Alessandro Villani

Deka Bass Division

PROFONDO AUTUNNO - Archivio 2010

Novembre è ancora un ottimo mese per tentare di insidiare qualche bass di grossa taglia, a patto che le temperature non colino a picco. Quest’anno dopo qualche gelata notturna di fine Ottobre, fino ad oggi il meteo è stato caratterizzato da una serie di perturbazioni che hanno mantenuto la temperatura senza grossi sbalzi tra ore diurne e notturne e pure con valori medi che spesso hanno superato le medie stagionali.
Naturalmente ne ho approfittato per avviarmi a ‘chiudere’ questa stagione che si è rivelata molto proficua, anche se a dire il vero qualche altra uscita prevedo di farla, se le condizioni non saranno troppo dure.

Sabato 13 Novembre, insieme all’amico Marco si passa presto dai nostri discorsi teorici su come affrontare la sessione, alla prova sul campo :-D , io in ciamba, lui invece col suo kick boat. ;-)
La giornata non è male, anzi la temperatura è lievemente sopra la media del periodo, poi c’è al mattino un sole pallido che promette bene per la giornata.

Il livello dell’acqua si sta abbassando velocemente ma è ancora molto alto a causa delle piogge abbondanti (fin troppo) cadute nei giorni precedenti. Sono convinto che i bass possano stazionare tranquillamente ancora dentro il canneto perchè col livello così alto (oltre un metro e mezzo all’interno del canneto) ed il sole che, per quanto può, scalda, può senz’altro essere la tana ideale per pesci di taglia in cerca di foraggio.

Dunque pesca in canneto, per me un pitching molto pesante sulla ‘prima linea’ del canneto, jig da 3/4 oz. con Damiki Edge Shad, shad in gomma dal corpo molto ‘ciccio’ e compatto, Marco invece flippa il suo jig nel canneto più in profondità, posizionandosi con il kick proprio attaccato al canneto.
IL pesce è abbastanza attivo, per mia fortuna l’unica mangiata decisa che ho con l’esca in caduta, mi regala uno splendido bass di 2 kg tondi dopo poco tempo che siamo in acqua!!!

Anche Marco, flippando nel canneto più fitto, mentre ha l’esca alta riceve un attacco a galla sul jig. Probabilmente un luccio in attività che ha sbagliato clamorosamente l’attacco. Nel dubbio rilancia subito e di nuovo mangiata, stavolta sotto acqua :-D
Mi giro un attimo e vedo Marco con la canna completamente piegata con il pesce in canna, purtroppo dopo alcuni secondi il pesce si slama, peccato era un bass bello grosso :-(

Marco si rifà più tardi catturando due discreti bass pescando con un jerk suspending sopra lo strato di ninfee che è completamente sommerso dal livello alto presente nel bacino.

Recuperi intervellati con degli stop&go, pause di pochi secondi. Pesci non eccezionali come taglia ma che alzano un poco il morale :-D

Visto che siamo due testardi :-D :-D :-D torniamo ‘in caccia’ la settimana successiva, Sabato 20 Novembre.
Stavolta le condizioni sono molto più dure e lo capiamo man mano che si inizia a pescare, il nulla totale nella prima parte della giornata. In certi frangenti l’aria fredda ‘taglia’ come un rasoio, meno male che mi sono messo due maglioni sotto la felpa :-D
Rispetto alla settimana prima l’attività dei pesci è pressoché assente. L’acqua si è alzata notevolmente, il lago è esondato in alcuni punti, quindi le cover hanno si molta acqua all’interno ma il sole è assente e non scalda, anzi delle nubi minacciose girano sopra le nostre teste per tutto il tempo.

Anche questa volta si prova a jerk fuori dalle strutture, Vorrei però far scendere maggiormente l’esca e fare in modo che non si attacchi agli erbai sommersi, ancora presenti, pertanto innesco un Keitech Swing Impact Fat 5.8 inch, color. Watermelon PP., innescato Texas su amo 5/0, zavorrato con normalissimo filo di piombo per far affondare più velocemente l’esca (spostando il filo verso la testa dell’esca in modo che scenda di testa e più rapidamente).
Il movimento è davvero realistico e la lanciabilità ottima. Grazie all’eco mi posiziono appena fuori dallo ‘scalino’ dove sprofonda l’erbaio ed inizio la ricerca.
Viste le dimensioni dell’esca e le condizioni meteo, se ho una mangiata, di sicuro sarà quella ‘buona’.

Ed infatti Marco viene ‘svegliato’ dal mio urlo di felicità, poco dopo.
2,230 kg. alla bilancia.

E ora prossima uscita con la neve :-D :-D :-D

Alessandro Villani

Deka Bass Division

POWER SWIMMING! - Archivio 2010

Sabato 30 Ottobre, assieme all’amico Federico Zancanaro decido di ‘sfidare’ ancora una volta il periodo ma soprattutto il meteo, la giornata è soleggiata ma con una fortissima escursione termica (ghiaccio al mattino), in più è in arrivo al pomeriggio una grossa perturbazione da Nord-Ovest. L’acqua si è alzata parecchio a causa della pioggia caduta qualche giorno prima, mentre la sua temperatura è veramente colata a picco rispetto a sole due settimane prima.

Partiamo piuttosto convinti, il sole inizia a scaldare discretamente, peccato che dopo pochi minuti si alza un vento fastidioso che non ci permette di pescare e siamo costretti a pinnare qualche centinaio di metri :-D per trovare una zona più riparata dal vento.

Cerco di imitare il pesce foraggio presente nello spot, quindi inizio con il Keitech Swing Impact Fat e amo piombato (2,2 gr.), riesco a catturare un paio di bass di piccola taglia, con l’esca in caduta vicino ad alcune strutture.

Voglio però effettuare un recupero swimming un pò più in profondità, con recupero regolare, in modo da battere tanta acqua. Anche perchè con il sole che sta scaldando è probabile che ci sia qualche predatore sospeso a mezz’acqua predisposto all’attacco… Monto quindi un jig da 3/4 oz. e come trailer sempre un Keitech Fat Swing Impact 4.8″, in modo da avere così un’esca bella voluminosa con movimento che imita un pesce di passaggio.

In sostanza utilizzo il jig come un’esca di ricerca. E di reazione. Ad un certo punto, ho quasi finito il recupero ed avverto una trattenuta sempre più ‘pesante’ sul filo, ferro d’istinto con l’esca a pochissima distanza da me e viene a trovarmi un bass di ottima taglia!

Intanto anche Fede, per battere più acqua possibile, tenta un approccio ‘power fishing’ però a spinner bait, con un Black Flagg Stanley Wedge BF Tuned da 3/8 oz. Dopo due lanci :-D , giusto il tempo di dare due giri di manovella ed incanna uno splendido bass di 2 kg. dalla particolare livrea molto ‘dorata’…bellissimo ;-)

Nonostante il periodo non facile siamo riusciti a catturare due bei bass…ma la perturbazione è sempre più vicina, si vede bene il fronte delle nuvole che sta arrivando…continuiamo a vedere se viene fuori qualcosa.

Inizia a piovere ma non ci diamo per vinti, la temperatura comunque non si è abbassata per cui è potenzialmente buono ancora, prima di ‘tirare su’ le ciambe mi dirigo su una riva che so essere molto buona e sorpresa :-D un altro bass di tutto rispetto, stavolta estirpato dal canneto, sempre a jig + Swing Impact Fat. Esca versatilissima!!!

Alessandro Villani

Federico Zancanaro

Deka Bass Division

SWING IMPACT - Archivio 2010

Sabato 23 Ottobre, è una delle ultime opportunità per tentare di insidiare qualche bell’esemplare di bass perchè il grande freddo incombe…do un’occhiata al meteo il giorno prima, non è malvagio, sole nella mattinata e nel primo pomeriggio arriva della nuvolaglia con scarsa probabilità di pioggia…
Mi dirigo sullo spot non proprio di prima mattina… :-D :-D :-D
Le condizioni meteo non sono l’ideale: pensavamo di trovare sole che scaldasse un poco la temperatura invece c’è tempo rotto, pioviggina, nuvole bassissime ma soprattutto freddo :-D

Io inizio a martellare il canneto sottosponda, pescando con jig da 3/4 oz. e Hot Dog di Damiki mentre il socio nel frattempo pesca ‘fuori’ a jerkbait, così cerchiamo di capire dove possiamo trovare i bass.

Ogni tanto alterno la pesca a jig con qualche lancio sul ‘bordo’ delle ninfee ancora presenti nel lago, come esca utilizzo un Keitech Swing Impact Fat 4,8″, colorazione molto naturale, col. Silver Flash Minnow innescato su amo già piombato (2,2 grammi), misura 5/0.
L’intuizione è ottima dato che dopo pochi lanci avverto una timida mangiata ma prontamente ferro un bel bass.

Intanto le nuvole si sono un pò alzate, si intravede il sole…ma è solo un’apparizione fugace perchè dopo pochi minuti si alza un vento gelido molto intenso che ‘taglia’ e ci troviamo in mezzo alle onde a ‘combattere’ per ‘tenere la posizione’.
Meno male che dopo un’oretta si calma abbastanza anche se il cielo rimane coperto e la temperatura veramente bassa. Le condizioni oggi paiono durissime.

Riprendo a pescare con lo Swing Impact Fat da 4.8″.
Il recupero che effettuo è un classico recupero ‘swimming’, quindi regolare, variando la velocità di recupero. A volte stoppo il recupero per farlo scendere più in profondità.
Il movimento dato dalla coda perpendicolare e schiacciata fa muovere quasi tutto il corpo e non solo la coda come avviene solitamente per gli shad in gomma. Anche in caduta la mobilità dell’esca rimane eccezionale.

Arrivo su un punto dove ci sono dei pali in acqua, primo lancio su uno di questi, dopo pochi secondi mangiata decisa con l’esca in caduta e ferro un bassotto sugli 8 etti. Probabile che sia stato un caso…

Al palo successivo mi accorgo che non è un caso…di nuovo mangiata al primo lancio, stavolta fulminea, quasi mi strappa la canna dalle mani, praticamente il pesce si è autoferrato :-D un bel bass da 1,6 kg. ;-)

Terzo palo terzo bass consecutivo :-D …anche qua trattenuta dell’esca in bocca molto decisa e prolungata, penso sia merito dello scent a base di calamaro, evidentemente molto gradito.

Un field test per lo Swing Impact decisamente difficile, considerate le condizioni meteo trovate (un fronte freddo a fine Ottobre non è proprio l’ideale) ma ampiamente positivo. Non mi ha fatto catturare bass enormi ma di sicuro mi ha salvato da un bel cappotto con dei bei pesci!!! :-D ;-)

Alessandro Villani

Deka Bass Division

BUZZ-IN-COVER - Archivio 2010

Domenica 10 Ottobre 2010.
Prima uscita dopo il rientro dalla terra ‘santa’ in acque nostrane, insieme al mitico Cippo :-D :-D :-D
Arriviamo sul luogo di pesca solo nel primo pomeriggio perchè devo recuperare svariate ore di sonno… :-D
Tipica giornata autunnale, aria fresca, la vegetazione inizia ad indebolirsi comunque è una buona giornata perchè c’è un bel sole che scalda l’acqua e potrebbe dunque mettere in attività i predatori che in questo periodo cercano di fare ‘scorta’ di cibo per il periodo invernale.

Il livello dell’acqua è parecchio più alto rispetto all’ultima volta che sono venuto.
Parto subito a ‘sondare il terreno’ con una pesca di ricerca a jerk, fuori svariati metri dalla corona esterna di erbaio presente nel lago. Oltretutto con l’acqua chiara presente si tratta senz’altro di una tecnica che può rendere bene, come in effetti è già successo in passato.


Arrivo su un punto dove la distanza tra canneto ed erbaio si restringe parecchio e mi permette di avvicinarmi molto al canneto. Noto una buona presenza di pesce che si muove all’interno di questo, addirittura il canneto si muove in certi punti perchè c’è del foraggio di buone dimensioni che si muove con velocità al suo interno, probabilmente c’è qualche predatore in giro che crea ‘scompiglio’…

Complice l’acqua alta il pesce foraggio si trova nei canneti sotto riva e, a ruota, s’è portato dietro buona parte dei predatori.
Mi metto subito a pescare a jig da 3/4 oz. e Hot Dog (Damiki) per cercare di entrare il più possibile in canneto che è molto profondo. Dopo pochi lanci catturo un bel bassotto sul kilo scarso che mi conferma che i predatori sono molto attivi all’interno del canneto.

Proseguendo per la riva il canneto diventa un pò più rado, opto per un trailer che smuova molta più acqua rispetto ad un trailer dritto, quindi Tiemco Buzz Bug sempre con jig da 3/4 oz. e le code ‘smuovono’ che è un piacere, specie in caduta.
Inoltre, a parte la caduta molto vibrante ma non eccessivamente veloce anche con jig bello ‘peso’, il Buzz Bug è un’esca dal corpo particolarmente voluminoso, dunque adatto per il periodo in essere perchè i predatori sono alla ricerca di prede sostanziose…

La scelta è azzeccatissima perchè riesco a catturare altri due bei bass, tra cui uno splendido 2,4 kg che fatico non poco a estrapolare dal canneto :-D

Thank you Buzz Bug ;-)

A presto.

Alessandro Villani